La copertura, o più comunemente tetto, ha la funzione di definire la parte superiore dell’edificio e di preservare l’ambiente interno dagli agenti atmosferici.
Lo scopo essenziale delle coperture è impedire l’insorgere di umidità, quella di opporre resistenza alle sollecitazioni date dalla neve e il vento. Il manto di copertura, che rappresenta lo strato più esterno del tetto, garantisce la tenuta all’acqua.
L'impermeabilizzazione della copertura si raggiunge ed è garantita mediante una serie di componenti ed accorgimenti strettamente correlati tra loro.
I tipi di copertura realizzati con tegole di laterizio sono:
• coperture alla romana: è costituita da un embrice (coppo piatto rovesciato) sormontato dal coppo in modo da creare un canale.
• copertura a tegole marsigliesi: sono derivate dalla tegola prodotta nei paesi nordici per tetti a forte pendenza. Sono quindi caratterizzate da un'ampia funzionalità nella copertura a falde di elevata pendenza, sempre con ottimali risultati di impermeabilità e scorrimento delle acque; la pendenza minima richiesta per questo tipo di tegola è del 35%;
• copertura a tegole portoghesi: per combinazione fra il coppo e la tegola piatta (o marsigliese) sono state ottenute tegole a funzionamento intermedio che hanno assunto il nome di tegole portoghesi; la pendenza minima richiesta per questo tipo di tegola è del 30%;
• coperture a tegole olandesi: danno al manto di copertura un caratteristico aspetto ondulato
TEGOLE MARSIGLIESI TEGOLE PORTOGHESI
Tutte le superfici dell’edificio interagiscono termicamente con l'ambiente circostante, ma è soprattutto il tetto ad incidere sugli scambi termici complessivi della costruzione. Oggi è possibile ridurre questi scambi indesiderati ( dispersioni termiche invernali, surriscaldamento estivo) isolando termicamente il tetto con materiali specifici.
Per quanto riguarda i sottotetti abitabili lo strato isolante può essere inserito al di sotto della struttura portante, soluzione ideale per l’isolamento di tetti preesistenti, oppure sopra di essa, di più facile esecuzione e ideale per gli edifici nuovi. Se si interviene dall'interno della copertura è probabile che si abbia condensazione. Vengono prodotti freni al vapore che hanno un coefficiente di permeabilità al vapore maggiore rispetto alla barriera e permettono dunque un determinato passaggio di vapore. La quantità di acqua che può formarsi all'interno del coibente va calcolata in modo che sia possibile la sua rievaporazione nel periodo estivo. Per la protezione dal calore estivo è opportuno utilizzare materiali coibenti a base di legno poiché hanno una bassa diffusività termica (conducibilità termica / densità x calore specifico)e permettono di avere una bassa trasmittenza termica periodica Yie. Nel caso invece dell’isolamento termico di sottotetti non abitabili, con copertura isolata e ventilata, lo strato di isolamento può essere applicato sull’estradosso del solaio di copertura dell’ultimo piano dell’edificio. Si è soliti gettare un massetto di alcuni centimetri sopra l’isolamento per rendere agevole l’utilizzo del piano sottotetto. Possono utilizzarsi anche listoni in legno tra i quali inserire coibente a bassa densità e richiudere il tutto con tavolato.
Strato di impermeabilizzazione
Questo strato può essere realizzato come:
• impermeabilizzazione a caldo
• impermeabilizzazione a freddo
• impermeabilizzazione con membrane sintetiche
• impermeabilizzazione con membrane bituminose. Questo strato va protetto dall’azione dei carichi e dai raggi UV particolarmente dannosi per certe membrane, perciò si sovrappone uno strato di protezione superficiale.
Lo strato di impermeabilizzazione può essere realizzato con apposite membrane per impermeabilizzazione o con prodotti sfusi. I prodotti sfusi dopo l’applicazione a caldo o a freddo costituiscono uno strato di un determinato spessore, senza giunti e impermeabile. Le impermeabilizzazioni eseguite con questi tipi di prodotti solitamente presentano:
• semplicità di applicazione, anche su superfici inclinate;
• adattamento a forme complesse delle superfici di supporto, soprattutto se non sono di grandi dimensioni. Le membrane di impermeabilizzazione invece, sono fornite in rotoli di determinate dimensioni, che vengono adattati alle superfici e saldati tra loro.
Queste membrane solitamente offrono i seguenti vantaggi:
• rapidità di posa su grandi superfici, anche se inclinate
• uniformità dello spessore e della composizione
Requisiti delle coperture
Tenuta all’acqua
Una copertura deve risultare impermeabile all'acqua e resistente ai carichi (vento, neve, carichi accidentali, ecc.) onde evitare l'insorgere di situazioni termoigrometriche critiche quali infiltrazioni che potrebbero comportare fenomeni di condensa in superficie o negli strati che compongono la copertura stessa. Molto importante è la manutenzione del manto e degli elementi di completamento.
Trasmittenza termica
La coibentazione delle coperture è essenziale per ridurre la dispersione termica, specialmente nel caso di costruzioni monopiano, apportando notevoli vantaggi sia in termini risparmio energetico che di comfort abitativo. L'isolamento del tetto svolge anche una funzione protettiva nei confronti della struttura, soprattutto quando questa è in legno. Inoltre l'isolamento termico delle coperture offre notevoli vantaggi durante il periodo estivo. Per migliorare tali vantaggi è necessario utilizzare un materiale coibente che abbia una bassa diffusività termica (conducibilità termica / densità x calore specifico, come ad esempio i materiali coibenti a base di legno). Con questo accorgimento si ottiene dunque una bassa trasmittanza termica periodica Yie, valore che indica la trasmittanza nell'arco della giornata. Per effetto delle radiazioni solari la temperatura superficiale all'estradosso del manto di copertura può risultare superiore alla temperatura dell'aria esterna anche di 10-30 °C in funzione del calore del manto. Di conseguenza il salto termico effettivo tra l'interno e l'esterno della copertura è molto elevato. Ciò fa ulteriormente aumentare la temperatura interna dell'edificio a causa della trasmissione di calore che può avvenire attraverso il tetto nel caso non sia presente un buon isolamento termico. Migliorando l'isolamento termico delle strutture di un edificio esistente si ottengono sensibili riduzioni dei consumi di combustibile nel riscaldamento invernale e quindi nella gestione dell'impianto. Tra i possibili interventi per isolare termicamente esistono sostanziali differenze nei costi e nel risparmio ottenibile in termini di consumi energetici. In particolare le dispersioni attraverso un tetto non isolato possono rappresentare più del 25% delle dispersioni totali di un edificio.
Reazione al fuoco
Fermo restando il rispetto delle caratteristiche di resistenza al fuoco delle strutture portanti e separanti stabilite dal D.M. 9 aprile 1994 in funzione dell'altezza antincendio dell'edificio, è consentito che gli elementi strutturali della copertura, qualora non collaborino alla statica complessiva del fabbricato ma debbano garantire unicamente la propria stabilità, abbiano caratteristiche di resistenza al fuoco commisurate alla classe dei locali immediatamente sottostanti, con un minimo di R 30, indipendentemente quindi dall'altezza del fabbricato. Quanto sopra potrà essere realizzato a condizione che la situazione al contorno escluda la possibilità di propagazione di un eventuale incendio ad ambienti o fabbricati circostanti; in tale evenienza (come ad esempio nel caso di adiacenza con edifici di maggiore altezza) dovranno essere attuate idonee misure di sicurezza atte ad impedire la propagazione dell'incendio.
Circolazione dell’aria
La libera circolazione dell'aria, dalla linea di gronda al colmo, assicura:
• lo smaltimento dell'eccessivo calore causato dall'irraggiamento estivo
• una maggiore durata dei coppi o delle tegole grazie al mantenimento di condizioni di temperatura ed umidità simili.
IMPERMEABILIZZAZIONI SENZA DEMOLIZIONI
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